Le insidie nell´area indigena

Le insidie nell’area indigena sono:
i “ garimpeiros “ che entrano nelle loro terre per carpire minerali preziosi,
i “seringueiros “che vengono a raccogliere il caucciù dai molti alberi presenti nell’area e i “ fazendeiros “ che, con l’autorizzazione dello Stato, stanno disboscando, con una velocità impressionante, tutta l’area ai confini dei loro territori e, molte volte, sconfinando anche nelle loro terre, per seminare e coltivare piantagioni di soia, a perdita d’occhio, o usando l’area disboscata per collocarvi bestiame: il mondo intero ha un impellente bisogno di carne e di soia, e i diserbanti usati dai fazendeiros stanno già inquinando le acque dei fiumi che sono la vita per gli Enawene-Nawe.
I piani di sviluppo governativi  prevedono  la “ costruzione di Centrali Idroelettriche “ dentro ai loro territori.  Queste “centrali” inquinano i vari fiumi ove questo popolo pesca  abitualmente. Più centrali sorgeranno  (ne sono previste
circa 70 ), più il pesce – loro unica fonte proteica – diminuirà.
E’ dunque urgente per gli Enawene-Nawe ottenere la “ Demarcazione del territorio”  nella zona del Rio Preto  o Rio Adowina dove hanno le loro origini ancestrali, per il quale si battono da molti anni.